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IO, DONNA E PILOTA: Ponziani sull’equilibrio tra la sua vita in pista e le radici nella panetteria di famiglia

Monday, 8 December 2025 10:47 GMT

L’abruzzese racconta il proprio percorso e come è arrivata ad essere una delle protagoniste nel WorldWCR

Ai vertici nel Campionato del Mondo Femminile FIM c’è Roberta Ponziani (Klint Forward Racing Team), quinta in classifica al termine della prima e storica stagione 2024 e quarta in questo 2025. Scopriamo meglio la pilota abruzzese.

AMORE A PRIMA GUIDA: “Un giorno l’ho provata e mi è piacuta!”

La teramana viene da una famiglia che non era appassionata di motori; la prima volta che ha guidato è stata infatti su una pista di minimoto vicino a casa, una pista che aveva catturato l’attenzione della giovane Roberta. L’ha provata e immediatamente le si è accesa il fuoco della passione. Aveva nove anni e la sua famiglia le ha comprato una minimoto. È iniziato tutto così.

Ponziani ha raccontato: "La mia famiglia ha una panetteria e pasticceria. In pratica sono cresciuta lì e ora lavoro insieme ai miei genitori. La mattina sono lì mentre il pomeriggio mi alleno. Prima di me in famiglia nessuno aveva corso in moto ma da piccola vicino a casa mia c’era una pista di minimoto. Un giorno l’ho provata e mi è piaciuta! Quando avevo nove anni mio papà mi comprò una minimoto ed è partito tutto da lì, anche se non ne sapeva nulla di questo mondo… mi ha portato su quella pista vicino a casa, ha messo della benzina nella moto ed è così che è partito tutto. Inizialmente mio padre non pensava fossi brava ma poi ho iniziato a correre e ho vinto il campionato Italiano minimoto contro i ragazzi. Ero l’unica ragazza e per tanti anni sono stata l’unica a correre in quelle categorie contro i ragazzi. Poi hanno iniziato ad arrivare altre ragazze e ora corrono nel CIV. Ma all’inizio, per sette-otto anni, sono stata l’unica".

UN NUOVO CAMPIONATO: “Adesso che abbiamo un Campionato del Mondo, sono contenta dato che vedo un obiettivo: voglio vincere”

Nel 2019 ha iniziato a emergere la possibilità di dar vita a un Campionasto del Mondo. In quell’anno il Motoxracing Team aprì per certi versi la strada verso una competizione riservata alle donne, alle quali nel frattempo era stato dato il via libera per correre nel WorldSBK, WorldSSP, e WorldSSP300; era però necessario un sistema e un Campionato per mettere in risalto il talento e l’interesse delle donne in uno sport ancora prettamente maschile. Il primo passo fu la creazione di un Campionato Europeo Femminile.

Ponziani ha parlato del proprio percorso: “Negli ultimi anni del Campionato Europeo eravamo una ventina di ragazze e ora abbiamo un Campionato del Mondo! Prima del via della competizione riservata alle sole donne, correvo ma sempre con gli uomini, arrivando forse decima. Nelle competizioni nazionali mi divertivo ma non avevo un obiettivo mondiale. Ora che abbiamo un Campionato del Mondo sono felice dato che vedo un obiettivo: voglio vincere. Onestamente, non pensavo che sarei stata così forte. Ho corso con le minimoto e poi nella Supersport 300, mai in Moto3 o Supersport e quindi l’anno scorso al via del WorldWCR non avevo alcuna aspettativa dato che non avevo esperienza. Non conoscevo tutte le piste o questa moto e non avevo il tasso di esperienza di Maria o altre che avevano già corso nei Campionati del Mondo. Nel gruppo delle più forti, io sono una di quelle con meno esperienza”.

PROSSIMI PASSI PER L’ABRUZZESE: “È pazzesco dato che sono andata vicina a smettere. Avevo 23 anni, non c’era un Campionato del Mondo, spendevo soldi, non trovavo sponsor…”

Ponziani ha tratto delle buone indicazioni dalla sua esperienza nel Campionato Europeo Femminile e ha dei buoni rapporti con alcune delle atlete protagoniste nel paddock del WorldWCR. Per lei la cosa più bella è che ora c’è un titolo per cui lottare.

Queste le sue parole: "Vado d’accordo con tutti ma quelle che conosco di più sono Beatriz, Sara e Maria. L’anno scorso, quando Sara ha vinto la sua prima gara, ero felice perché ho pensato, ‘Wow, abbiamo fatto lo stesso percorso ed è arrivata così lontano – alla fine anch’io mi rendo conto del livello che posso raggiungere’. È pazzesco dato che sono andata vicina a smettere. Avevo 23 anni, non c’era un Campionato del Mondo, spendevo soldi, non trovavo sponsor… E ora guarda dove siamo. In futuro mi piacerebbe restare a far parte di questo mondo. Se non come pilota, almeno per dei corsi e proseguendo l’attività di famiglia. Forse potremo mettere su un team, e la panetteria potrebbe fare da sponsor!".

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